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I profitti della Bonatti spa:
con l'aiuto di militari in Messico, con l'aiuto della mafia in Italia

novembre 2014 - Ya Basta Milano

Abbiamo riportato le parole dei contadini organizzati nel FPDTA - PMT  in lotta per difendere il loro diritto a proteggere e curare il territorio, difendere la propria cultura contro le logiche del profitto e del grande capitale.  Una delegazione del FPDTA - MPT era presente nei giorni dal 2 al 10 agosto 2014 nel Caracol de La Realidad durante lo svolgimento del Congresso Nazionale Indigeno condiviso con l'EZLN.
Nei comunicati diffusi dal CNI insieme all'EZLN (1) il 12 agosto 2014, risultava come l'impresa Bonatti spa, partecipando al Progetto Integrale Morelos, fosse una delle principali responsabili dell'esproprio subito dai contadini delle loro terre e della repressione alle lotte dei lavoratori della terra che hanno portato in carcere numerosi oppositori sociali.
Il Progetto Integrale Morelos possiede molti aspetti che possono paragonarlo a quello della TAV in Italia. Si sviluppa su 160 Km e impedirà alle popolazioni locali di coltivare costruire in una fascia larga 1 Km lungo tutto il percorso dove passerà il gasdotto.  Minaccerà la sicurezza delle popolazioni locali perché un gasdotto che passa vicino ai crateri di un vulcano attivo rischia ovviamente di provocare un disastro di dimensioni catastrofiche.  Contro il Progetto le popolazioni locali si sono organizzate e stanno dando filo da torcere alle imprese che intendono portarlo a termine a tutti i costi.
Ma la coincidenza più sorprendente tra il progetto che la Bonatti spa sta portando avanti in Messico con la TAV è quella che l'impresa italiana è ben conosciuta non solo dagli indigeni in lotta di Morelos, Puebla e Tlaxcala ma anche dagli attivisti NOTAV - Terzo Valico.
Dal mese di agosto del 2013 l'impresa Bonatti spa, il cui rappresentante legale si chiama Paolo Ghirelli, è presente nella zona di Arquata, non direttamente con le sue ruspe che dovrebbero scavare il tunnel che parte da Radimero, ma con quelle della sua stretta consociata abruzzese Dino Di Vincenzo. La famiglia Di Vincenzo e Paolo Ghirelli sono soci del gruppo finanziario IGEFI che controlla numerose imprese di costruzione tra cui la stessa Bonatti e la Carlo Gavazzi spa.
I timori degli attivisti della NOTAV - Terzo Valico derivano dagli inquietanti precedenti della Bonatti spa (2).  Nel 2008 l'impresa è stata indagata per aver costruito, in provincia di Crotone ben tre scuole, case e altre opere pubbliche utilizzando 350.000 tonnellate di rifiuti tossici come arsenico, zinco, piombo, mercurio, germanio, indio provenienti da una industria dismessa di Crotone (3).  Per questo gli attivisti NOTAV - Terzo Valico sono preoccupati: con la presenza della Bonatti nella zona di Arquata potrebbe trasformare quel territorio  in un'altra "Terra dei Fuochi". 
Sappiamo che il traffico dei rifiuti tossici è oggi monopolio delle cosche mafiose.  Così non sorprende sapere che la Bonatti spa risulta anche  implicata nei traffici del clan Emmanuello di Gela.    Risulta, infatti, che il latitante Daniele Emmanuello possiede una sua base operativa a  Parma, sede della impresa Bonatti (4).  Nel 2009 la Bonatti spa vince l'appalto per la costruzione del nuovo imponente polo ospedaliero “Borgo Trento” per conto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Una commessa di quasi 300 milioni di euro che la Bonatti affida, in subappalto, a due imprese emiliane in odor di mafia: la EdilPerna Srl e la Acropoli Srl.   La prima è di proprietà di Rosario Perna su cui pendono varie accuse penali tra cui i suoi legami con la mafia di Gela e la seconda non è altro che una costola della prima con funzione di prestanome(5).    Le due imprese di costruzioni erano contemporaneamente impegnate nella costruzione della nuova stazione ferroviaria di Parma per una commessa di 100 milioni di euro sempre con subappalto della Bonatti spa.
Nel dicembre del 2009 il presidente della Bonatti, Paolo Ghirelli viene raggiunto da un altro avviso di garanzia per "reati di concessioni illecita di subappalto, con l'aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività illegali di Cosa Nostra operante nella provincia di Enna".
Altri legami sospetti si scoprono quando si cercano i legami della Bonatti spa con l'Avellino calcio, la squadra calcistica che ha avuto forti intrecci con la malavita organizzata soprattutto quando Antonio Sibilla, colui che per più anni ha presieduto la società calcistica del Sannio, era intimamente legato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo (6).  Un direttore generale della Bonatti spa, Gaetano Tedeschi, è stato anche lui più volte presidente della squadra. Inoltre la Bonatti nel 1994 salva dalla bancarotta l'Avellino Calcio acquistandola con operazioni ancora poco chiare(7).
Gli avvisi di garanzia probabilmente non spaventano molto Paolo Ghirelli giacché nel suo curriculum giudiziario si trova anche un arresto.  Nel 1993 a Parma il sostituto procuratore Vittorio Paraggio e un gruppo di carabinieri venivano apposta da Roma per eseguire il suo arresto in seguito alle indagini sul sistema di tangenti e corruzione nell'ambito della Cooperazione internazionale dell'allora ministro degli Esteri Gianni De Michelis. Era stato rilevato non solo che Callisto Tanzi possedeva il 40% della Bonatti Spa attraverso la sua finanziaria Coloniale srl, ma anche che la Bonatti si prestava a eseguire lavori sotto il cappello della Cooperazione con i paesi in via di sviluppo per conto di Callisto Tanzi. In questo caso l'accusa riguardava una tangente pagata per un progetto da 34 miliardi di lire per la ricostruzione della Strada Janipur - Panchayar nel Bangladesh, distrutta in seguito alle inondazioni del 1988(8).
La Bonatti è un colosso nel settore delle costruzioni trovandosi al quinto posto delle grandi imprese di costruzione italiane con un fatturato, nel 2013, di 1.800 milioni di euro.   Un enorme fatturato realizzato con una presenza in molti paesi come Iraq, Egitto, Libia, Messico, Kazakistan, penisola arabica.  In diverse occasioni i metodi con cui la Bonatti spa si è assicurata i lavori nei paesi del mondo sono quelli della corruzione(9).
Le vicende italiane ed estere della Bonatti spa sembrano essere paradigmatiche del carattere delinquenziale del capitalismo. Un carattere, tra l'altro,  oggi pienamente riconosciuto e accettato dagli istituti statistici governativi di quasi tutti i paesi della comunità europea che, accogliendo la raccomandazione dell'Eurostat, l'Istituto di Statistica europeo, hanno introdotto nel calcolo del PIL anche le attività criminose.

 

(1) Nella "1a Dichiarazione di condivisione CNI - EZLN - La repressione contro i nostri popoli" veniva denunciata l'incarcerazione di sei militanti del Fronte dei Popoli in difesa della Terra e dell’Acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala FPDTA-MPT colpevoli di difendere la terra e l'acqua e di opporsi al Progetto Integrale Morelos.
Nella "2a dichiarazione di condivisione CNI - EZLN sull'esproprio dei nostri popoli", nello specchio 11 si leggeva:
Ad Amilcingo e Jantetelco, ei Morelos, zona nahua ad oriente dello stato e nella regione nahua della Valle de Puebla, nelle comunità di San Geronimo Tecuanipan, San Lucas Atzala, San Andres Calpan, Santa María Zacatepec, San Lucas Tulcingo, Santa Isabel Cholula, San Felipe Xonacayucan, Santa Lucia Cosamaluapan, San Isidro Huilotepec, San Buenaventura Nealtican, San Juan Amecac ed altre comunità di Puebla e Tlaxcala si vuole costruire un gasdotto di 160 chilometri in zona a rischio vulcanico, anche questo come parte del Megaproyecto Integral Morelos, promosso dalla CFE, dalle imprese spagnole Elecnor, Enagas e dall’italiana Bonatti. Negli ultimi anni in tutte le comunità i tre livelli di governo hanno esercitato una repressione brutale.

(2) http://www.notavterzovalico.info/2013/08/09/arquata-scrivia-un-bel-posto-dove-seppellire-rifiuti-tossici/

(3) Repubblica 25/9/2008; Il Quotidiano della Basilicata del 26/9/2008, "Case e scuole su rifiuti tossici".

(4) ParmaToday del 26/11/2012.  Articolo: "Stazione. Le mani degli Emmanuello su Parma: i clan di Gela e i subappalti"

(5) Il Fatto Quotidiano 31/8/2012: "Le mani della mafia sull'ospedale di Verona"

(6) StampaSera 09/11/1981,  StampaSera 18/07/1983

(7) parma.repubblica.it/dettaglio/parmalat-cosi-tanzi-salvo-lavellino-calcio/1663309

(8) Corriere della Sera del 3/11/1992 e Corriere della Sera del 25/2/1993: "Cooperazione "avvisato" Tanzi.

(9) http://english.ahram.org.eg/NewsContent/3/12/14846/Business/Economy/Italy-probes-ENI-for-corruption-in-Iraq,-Kuwait.aspx

 

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