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15 NOVEMBRE 2019

COLLETTIVI CHE COSTRUISCONO AUTONOMIA NEI TERRITORI
Incontro pubblico in apertura all'incontro europeo della rete europa zapatista



Dalle ore 19.00

"È nostra convinzione e nostra pratica che per ribellarsi e lottare non sono necessari né leader né capi né messia né salvatori. Per lottare c’è bisogno solo di un po’ di vergogna, un tanto di dignità e molta organizzazione."
Subcomandante Insurgente Galeano

Nel fine settimana del 15-16-17 novembre 2019, l'Associazione Ya Basta! Milano ospiterà presso il C.S. CasaLoca l'assemblea di Europa Zapatista, una rete di cui facciamo parte dalle sue lontane origini. La compongono collettivi e gruppi che hanno fatto del legame col Messico e della lotta zapatista la loro fonte di ispirazione, conoscenza e azione.

Gli incontri della rete sono sempre strutturati come assemblee e gruppi di lavoro in lingua spagnola; i collettivi che la compongono devono essere riconosciuti dagli altri che ne fanno parte: molto spesso, pertanto, l'incontro europeo lavora in ambito ristretto ai partecipanti della rete, ma prevede momenti di conoscenza, approfondimento e azione sul territorio. Nel nostro caso, abbiamo pensato di utilizzare allo scopo la parte di incontro che solitamente si dedica alle prime presentazioni, ovvero il venerdì sera.

Venerdì 15 novembre sarà infatti il momento pubblico, nel quale i collettivi europei avranno modo di presentare sé stessi e di raccontare le lotte che si danno nei propri territori, e allo stesso tempo di conoscere le realtà collettive italiane che volessero prendere parte alla serata. Il tema, perciò, è il seguente: "Collettivi che costruiscono autonomia nei territori".

AUTONOMIA è il concetto chiave, il fattore aggregante e la discriminante dell'incontro pubblico. Nonostante l'esperienza zapatista sia legata alla lotta indigena e non possa essere ripetuta nelle sue specificità in alcun luogo, è indubbio che le realtà solidali che camminano al fianco delle compagne e dei compagni del Chiapas si sono lasciate ispirare e sedurre dalle pratiche e dal discorso zapatista: il valore dell'assemblea orizzontale, l'importanza dell'organizzazione condivisa, la subordinazione del piano militare a quello politico; la libertà, la democrazia e la giustizia come obiettivi pratici da dispiegare e praticare (e non come bandiere sotto cui celare lo squilibrio sociale); la lotta delle donne, degli indigeni, dei diversi, di tutti i dannati della Terra per la propria dignità; l'ironia, il pensiero critico, le arti e le scienze come ciò che rendono umano l'essere umano e lo fortificano contro lo sfruttamento capitalistico e neoliberale. Resistenza, ribellione... e autonomia. Autonomia dai partiti politici, da "los de arriba", dagli sfruttatori di risorse naturali, dallo stato, dalle istituzioni internazionali, dalle aziende multinazionali che determinano in peggio le nostre vite e ovunque seminano distruzione, sfruttamento e morte.

Non si può sfuggire alla pervasività del modo capitalistico trionfante eppure in interminabile crisi, con tutte le sue contraddizioni, ma si può praticare autonomia difendendo la propria gente e il proprio territorio insieme con il suo ambiente naturale; si può praticare autonomia sottraendo alla malversazione privata e pubblica spazi abbandonati delle città per renderli luoghi di costruzione di alternativa e casa per chi non l'ha; si può autonomamente ridare dignità al proprio lavoro e alle proprie relazioni sociali; si possono rifiutare le leggi espressione della volontà di comando capitalistico, che creano un mondo fatto di frontiere e di esseri umani resi clandestini; come accade in Kurdistan si possono impugnare le armi per difendere il proprio popolo e tentare nuove strade di convivenza democratica; ci si può impegnare per la diffusione di una cultura libera dai condizionamenti dell'interesse economico dell'industria culturale... questo e altro intendiamo noi per Autonomia, consapevoli che il termine, in Italia, ha una lunga, bella e per certi versi dolorosa storia di lotta.

Con questo spirito convochiamo a una serata che serva a fare da ponte per tutte le compagne e i compagni che vogliano approfittare per conoscersi reciprocamente connettendo resistenze e ribellioni. Pensiamo che ci sia la necessità, per tutte e tutti, di sentire che ciò in cui ci impegniamo da tanti anni è progettualità condivisa, sono relazioni e confronti che ci devono portare fuori dal pantano difensivo, dal deserto culturale e dall'isolamento di classe. Sarà un'occasione per sentire la viva voce di militanti della penisola iberica, della Francia, della Grecia, della Svizzera, della Germania, di Cipro...

La tarda serata sarà anche occasione di festa con la musica del SIGNOR K in combinazione speciale con un artista rap dal Cile che resiste, Matiah Chinasky. Dalle 19, CasaLoca sarà aperta per una cena a buffet in sostegno ai nuovi Caracoles zapatisti. Alle 21 circa inzierà il dibattito.

Vi aspettiamo e soprattutto invitiamo i collettivi della nostra città e del nord Italia che si sentano di condividere la chiamata, sia per intervenire o sia solo per ascoltare, nonché le tante e i tanti per i quali lo zapatismo significa un pezzo fondamentale di strada personale e politica.

I nostri lavori assembleari termineranno poi domenica 17 novembre 2019, nel 36° anniversario dalla fondazione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Zapata vive! La lucha sigue!

Associazione Ya Basta! Milano – Centro Sociale Casaloca


Il programma della serata:


h 19.00-21.00
Cena a buffet a sostegno dei nuovi CRAREZ zapatisti

h 21.00-23.00
Incontro pubblico: "Collettivi che costruiscono autonomia nei territori"

h 23.00-01.30 live
Signor K + Matiah Chinasky (MenteSabiaCru, Chile)



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